Alberi - Tumblr Posts
L'albero è un simbolo del nostro tempo, del rinnovato (per fortuna!) Interesse pubblico per la salvaguardia del pianeta, ossia la salvaguardia di noi stessi, e nell'antichità gli alberi rappresentano il collegamento tra il cielo e la terra, tra l'alto e il basso, tra il superiore e l'inferiore; proprio per la loro natura di "ponte" tra mondi diversi mi piacciono. A me piace pensarmi come ponte tra mondi diversi. Io sono un artista, ma sono anche filosofo, sono stato insegnante alle scuole elementari ma alla scuola d'arte amavo la letteratura tanto quanto le materie scientifiche, sono italiano ma anche argentino, e sto studiando il tedesco! 😅 Come vi sembrano questi alberi?
Il ciclo delle stagioni Stanchi di essersi contratti per tutto l’inverno, gli alberi all’improvviso si lusingano dell’essere ingannati. Non ce la fanno più: lasciano andare le parole, un flusso, un vomito di verde. Cercano di raggiungere un infogliamento completo di parole. Tanto peggio! Tutto si metterà in ordine come potrà! Ma, in realtà, si mette in ordine! Nessuna libertà nell’infogliarsi… Lanciano, perlomeno lo credono, parole qualsiasi, lanciano gambi per appendervi ancora parole; i nostri tronchi, pensano, ci stanno per assumersi tutto. Cercando di nascondersi, di confondersi gli uni negli altri. Credono di poter dire tutto, poter ricoprire il mondo interno con parole variegate: non dicono altro che “gli alberi”: neanche capaci di trattenere gli uccelli che se ne volano via, mentre essi si rallegravano di aver prodotto fiori così strani. Sempre la stessa foglia, sempre lo stesso modo di spiegarsi, e lo stesso limite, sempre foglie simmetriche a se stesse, simmetricamente sospese! Tenta, ancora una foglia! – La stessa! Ancora un’altra! La stessa! Niente insomma che possa fermarli se non improvvisamente questa riflessione: “Non si esce dagli alberi con mezzi di alberi”. Una nuova stanchezza, un nuovo capovolgimento morale. “Lasciamo che tutto ingiallisca, e cada. Venga lo stato taciturno, lo spoglio, l’AUTUNNO”. Francis Ponge, Il partito preso delle cose
Fu il 15 di giugno del 1767 che Cosimo Piovasco di Rondò, mio fratello, sedette per l’ultima volta in mezzo a noi. Ricordo come fosse oggi. Eravamo nella sala da pranzo della nostra villa d’Ombrosa, le finestre inquadravano i folti rami del grande elce del parco. Era mezzogiorno, e la nostra famiglia per vecchia tradizione sedeva a tavola a quell’ora, nonostante fosse già invalsa tra i nobili la moda, venuta dalla poco mattiniera Corte di Francia, d’andare a desinare a metà del pomeriggio. Tirava vento dal mare, ricordo, e si muovevano le foglie. Cosimo disse: – Ho detto che non voglio e non voglio! – e respinse il piatto di lumache. Mai s’era vista disubbidienza più grave.
Questo articolo su La Stampa, ci ricorda che esattamente 250 anni fa, il piccolo Cosimo, ne Il barone rampante, decide di salire sugli alberi senza più scendervi. Questa è la copertina che realizzai per Sabina che aveva allora proprio l’età di Cosimo.
LETTERA MORTA con nuvole. #lageografiadellenuvole #alberi #stagioni #secco #finevita
IL SOLE TRA GLI ALBERI. Skyline della pianura senza alcun effetto speciale. #segnievidenti #dodicilettere #winter #febbraio2018 #inverno #lageografiadellenuvole #alberi #bassareggiana #backlight #lifestyle #skyline (presso Guastalla, Italy)
BRACCIO DI FERRO ...ecco un modo diverso di intendere una disciplina muscolare. #segnievidenti #dodicilettere #potature #inverno #gennaio #messainsicurezza #backlight #alberi #pioppo #giardini #esternogiorno #contrasticromatici #cielo #lageografiadellenuvole #bassareggiana #volgoreggioemilia (presso Guastalla, Italy) https://www.instagram.com/p/BsK40BnBhsV/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=1vvsn6d9lp9lk
A volte vorrei mi cascasse una mela in testa, ed avere un’idea geniale, magari prendere una botta così forte da non vederti più, di profilo, nel sole tra i rami. 🎈Instagram @questanonepoesia
Quando cammini cercando di scomparire tra la folla non funziona, è come se tu portassi un segno, una melodia dentro di te, una di quelle che non si sente con le orecchie, ma si guarda con gli occhi
Aspettando la luna piena, ma ne manca sempre un pezzo
•Instagram @questanonepoesia
Nel silenzio
Grigiobianco
La vita è
Crepa di valanga
Oggi saremo
Domani eravamo